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(RIS)VOLTI DELL’AMORE
8,00€“Fra tutte le creature dotate di anima e intelligenza noi donne siamo le più sventurate”. Queste le parole di Medea nel testo euripideo.
Ed è, infatti, Medea simbolo di quella fragilità femminile che si cela tante volte dietro una imponente corazza.
Donna abbandonata, tradita e ferita nell’orgoglio, dominata dal profondo desiderio di farsi giustizia, Medea, con lucida ratio, giunge al parossismo senza tregua trasformando la sua esasperazione in follia. -
IL VIAGGIO CHE NON HO FATTO
THE JOURNEY I NEVER MADE12,00€Due donne si incontrano in una stazione. Petra è una migrante dei giorni nostri, straniera in Italia, sta per tornare al suo Paese dopo anni di assenza. Silvia è un’italiana degli anni cinquanta e si prepara ad emigrare. Sono chiuse in una stazione dove i treni sono soppressi. Tra timori e diffidenze il dialogo tra di loro si fa strada. La stazione si affolla via via di un coro di migranti di diverse epoche e luoghi, le loro voci si inseguono come in una fuga musicale e ci fanno vivere la partenza, il viaggio, l’arrivo e ancora la partenza. Quando l’affollamento si è fatto insopportabile, un treno si avvicina.
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SE LA TERRA TREMA
8,00€Lei, forse, è l’unica superstite di un terremoto, di una città abbattuta, di un aereo caduto, forse si è persa allontanandosi dal gruppo fuggitivo … situazione che le ha causato cecità : provvisoria? definitiva? Un video a dirci che le città si sgretolano, ma lei è portatrice di fiducia nella vita. Tra tenerezze e passioni tra parole e danza si assiste alla ricostruzione di una identità femminile che rintraccia, nella memoria, accadimenti del contesto familiare che la vide, pur nella povertà , felice. Il pubblico si confronta sia con l’estraneo sia con lo straniero che è dentro di lui/noi e intuisce, che non vi è sud nel mondo, se non nel modo con cui ognuno guarda l’altro/a e tutte le diversità , oppure nel modo con cui dà valore a ciò che ha consistenza materiale: casa, oggetti, indumenti: il mondo che ci rassicura. Ma io esisto nella misura in cui riconosco il diritto a esistere, con pari dignità e attenzione all’altra/o fuori da me e che, diversamente da me, attraversa difficoltà che la mia esperienza non conosce.
Lei costruisce nuova speranza perchè, come scrive la filosofa M. Zambrano: la vita vuole vivere.
E l’autrice aggiunge: nonostante il dolore. -
PANNI SPORCHI
10,00€La vicenda si svolge in una lavanderia a gettoni. Lorenzo, uomo di circa 40 anni, resta bloccato per un guasto alla lavatrice in cui ha messo il suo bucato. Deve attendere l’arrivo del tecnico in quanto la società di manutenzione non si rende responsabile per il bucato eventualmente abbandonato. In attesa del tecnico, Lorenzo incontra vari personaggi che per motivi diversi frequentano la lavanderia espressa. Vasco, barbone che in pratica vive lì dentro a causa di una recente e dolorosa separazione dalla moglie. Valentina, spogliarellista e aspirante editrice, che essendo stata chiusa fuori casa dal coinquilino deve lavare asciugare e stirare i vestiti che indossa per recarsi ad un appuntamento di lavoro fondamentale, Antonella, il primo amore di Vasco, che non ha mai smesso di amarlo nonostante sia stata da lui lasciata per sposare un’altra e Amanda la ex di Lorenzo che si reca nella lavanderia per chiudere definitivamente la partita con Lorenzo. In contro tesi col proverbio secondo il quale “I panni sporchi si lavano in casa” tutti i personaggi si trovano a raccontare le loro vicende e piccole tragedie dentro la lavanderia a gettoni. Una umanità smarrita e centrifugata da una società che lascia sempre meno spazio alla poetica della vita e che obbliga molti a scelte che poco hanno a che fare con i loro sogni. Ma lavarsi la coscienza, da ai vari personaggi la possibilità di sperare che alla fine la ruota possa girare a loro favore, proprio come gira il cestello della lavatrice che lava i panni sporchi.
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IL VANGELO SECONDO ANTONIO
10,00€Don Antonio, un parroco di una piccola comunità , vicario generale del vescovo, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa. Il racconto della malattia, condito dell’involontaria comicità che si porta dietro, è anche il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di sé.
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IL DISCORSO DEL CAPITANO
10,00€“Si parte tra i puntini, anzi, tra le puntine, si arriva tra le stelle, lì dove fu calciato quel giorno l’ultimo pallone di Francesco Totti. E in mezzo c’è il discorso del capitano che è una sorta di dichiarazione dei diritti dell’uomo, la proclamazione d’indipendenza del mondo, la magna carta di Roma, la letterina di Natale del figlio più amato, ma scritta a maggio e valida per tutta la vita.
Il romanzo di Manfridi riconosce un posto nella letteratura al discorso di Totti, che quel giorno è stato più Totti che mai, senza aver segnato, senza aver inciso, se non per il fatto di essere in campo in quei minuti finali di una partita che ci ha spaventato e poi fatto esultare e poi ridere e poi piangere come se fosse la summa di tutte le partite del mondo.”Dalla prefazione di Daniele Lo Monaco
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LA PARTITELLA
15,00€“Uno sterrato ai piedi di una scarpata su cui passa un cavalcavia. Sul terriccio grumoso, due linee di gesso bianche. Si tratta del corner di un campetto di calcio presso cui, sin dalle prime ore dell’alba, affluiscono vari ragazzi e ragazze che, disertando la scuola, si sono lì dati appuntamento per una partitella di cui gli uni saranno protagonisti e le altre spettatrici. La situazione, solo marginalmente legata all’evento calcistico, è tale da consentire un intreccio di racconti. Piccoli grandi amori… ansie di crescita… sogni di trionfi futuri… progetti matrimoniali… e quant’altro ancora può immaginarsi come alimento fantastico di quell’ineffabile età di passaggio che è possibile individuare nel valico tra l’ultimo anno di scuola e il primo di università , o di lavoro.
L’età delle prime occasioni, delle grandi attese, del futuro che incombe”Dall’introduzione dell’Autore
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ZOZÃ’S
10,00€(…) Il fatto è che in Zozòs l’azione è totalmente delegata alla parola, e in questo sta il valore strutturalmente drammaturgico della lingua di Manfridi. Si tratta, qui, di un processo agito a livello psicoanalitico, in cui la rivelazione che Edipo è l’assassino di Laio, ma anche figlio dell’assassinato e di Giocasta, è – per dirla con Freud, che nell’Interpretazione dei sogni definisce l’Edipo Re come il paradigma del fenomeno psicologico – “gradualmente e ad arte approfondita e ritardata”. Una rivelazione in cui il riconoscimento è riconoscimento di sé, e, allo stesso tempo, è una realtà in cui il destino dell’auto-agnizione si compie ripercorrendo in modo sempre più consapevole quegli stessi gradini inconsapevolmente discesi verso l’abisso oscuro del proprio essere. Un thriller verbale e psicoanalitico, insomma, in cui l’indagine poliziesca della concatenazione di eventi conduce al disvelamento della insopportabile verità attraverso successive e inesorabili deduzioni, con un meccanismo a orologeria puntualissimo in cui ogni singola parola gioca il suo insostituibile ruolo.
Dalla postfazione di Claudio Boccaccini -
TRA LUCI ED OMBRE
12,00€Un insieme di testi indipendenti l’uno dall’altro ma uniti dal voler mettere in scena la “fragilità ” dell’uomo, dell’essere umano.
Luci tenui accompagnano questi personaggi verso il loro destino vagando tra parole fatte d’incertezza e di speranza. Un linguaggio che varia, da uno stile più poetico, sino ad un linguaggio più moderno e più veloce. Stili diversi ma uniti da un uso intenso di pause e silenzi, colmati dalla bravura dell’ attore che deve essere capace di riempirli con la sua essenza. Un insieme di opere che mescola luci ed ombre dove ogni personaggio ha un segreto, un conflitto con sé stesso e con gli altri. Dove tutto non è ciò che sembra. (Dall’introduzione a cura dell’autore).“Il drammaturgo è colui che vive tra le luci e le ombre della scena”
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LA BANDA
8,00€LA BANDA racconta l’inaspettato e folgorante incontro di un militare di leva con la musica e l’arte, grazie ad una banda militare diretta da un semplice maresciallo. Il soldato Vigili, pur di sfuggire agli snervanti obblighi della naja, fa di tutto per entrare a far parte della Banda della sua caserma, e si ritrova affascinato dalla personalità trascinante del maresciallo Bellini, eroico inventore e animatore di un gruppo di scalcinati, ma via via sempre più entusiasti, musicisti. La musica è l’altro elemento protagonista della storia, presente con la forza trascinante dello swing e le atmosfere romantiche di Glenn Miller, alternate alle marce da parata a volte giocose, a volte malinconiche, ma sempre popolari e di grande suggestione. Il racconto di un’avventura musicale e umana, che va ben oltre le mura di una caserma e ci riporta alla tradizione più graffiante della commedia all’italiana.
LA BANDA è diventato anche uno spettacolo prodotto dalla U.A.O. in cui il bravo e versatile Federico Perrotta interpreta tutti i personaggi. La regia è di Manfredi Rutelli, regista e autore con cui ho condiviso un lungo sodalizio artistico proprio sulla linea del teatro di narrazione. La musica, evocata o eseguita direttamente dal vivo a seconda dei debutti, è l’altro elemento protagonista dell’evento teatrale, con diversi ensemble musicali organizzati di volta in volta in giro per le piazze italiane. -
LA SPIAGGIA
8,00€Una donna e una spiaggia. Due luoghi familiari e sconosciuti. Due mondi vicini e inesplorati. Irene si interroga sulla propria vita, alla ricerca di una ragione per la sua solitudine. Una solitudine che affonda le radici nell’infanzia, che vive e cresce in una mancanza sottile e divorante: quella di un padre. L’uomo ha infatti abbandonato la sua famiglia per crearsi un nuovo nucleo affettivo. Irene affronta la sua esistenza con coraggio e con ironia, ma con dolorosa ostinazione non rinuncia a conoscere la verità , a volte disperatamente, a volte solo per potersi dichiarare viva. Continuerà così, attraverso gli anni, consumando gioie e sofferenze, nonostante le disillusioni, sapendo accettare il tempo che lascia i suoi segni, e combattendo con la propria volontà che a tratti si perde…
La spiaggia è il luogo metaforico e fisico di questa ricerca. E’ il teatro degli incontri con il padre perduto e, forse, un giorno ritrovato. E’, per Irene, il luogo dei suoi giochi di bambina, dei sogni di adolescente, delle esperienze della maturità . In questa immensa distesa di sabbia, sotto un cielo fatto di azzurro, di nuvole, di gabbiani, davanti al mare infinito, il dolore sembra placarsi un po’, la coscienza anestetizzarsi e la verità , che affiora lentamente, farsi addirittura accettabile. -
IL PAESE DELLE FACCE GONFIETHE LAND OF SWOLLEN FACES
12,00€Una narrazione dai toni leggeri. Un uomo racconta un disastro annunciato, un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente. E’ un uomo che avrebbe voluto tornare bambino, quando le nuvole gli passavano sopra la testa ed erano desideri che aspettavano di prendere forma. Il bambino ritorna nel linguaggio e nello sguardo ingenuo e dissacrante sugli avvenimenti.
La storia, i luoghi e i personaggi sono di fantasia, ma tornano alla mente i grandi disastri che hanno danneggiato salute e ambiente, a partire dalla nube tossica di Seveso, via via fino ai nostri giorni, a testimoniare che poco si è imparato negli anni. -
TRILOGIA D’AMORE E TEATRO CIVILE
15,00€L’AMORE IN GUERRA
Amore come donna. Amore come Resistenza. Un dittico femminile ai tempi della Germania nazista, che in due quadri racconta un momento preciso della vita di due donne, interpretate da una sola attrice: Gertrud Steiner, grande pianista ebrea ed omosessuale e Matilde Melzner, giovane ricoverata all’istituto di cura di Eichberg. Entrambe avranno a che fare con due uomini, interpretati da un unico attore che rappresentano le due facce dell’amore, e del regime. Un testo che trasuda la lotta di due donne per il proprio diritto d’esistere e ravvisa proprio nell’amore l’unico vero motore dell’umanità .PARTIGIANA
Lina ha soltanto 17 anni ma sa bene ciò che vuole: non ama i fronzoli, le paice parlar chiaro. E’ sfrontata, passionale, incosciente. Ha la testa dura. Non molla. Chiude gli occhi e sogna. Sogna di correre in bicicletta nel vento e di stringere tra le braccia il suo ragazzo: è il 4 maggio 1944 a Roma, è quell’attimo preciso che per lei è diventato eterno. In questo appassionato assolo, dove lei prende vita come una marionetta e si confondono realtà e finzione, buio e luce, magia e desiderio, Lina rivive la sua giovinezza, la vita di quartiere, gli ideali, un mondo di affetti intenso e mai dimenticato che fanno parte della sua e della nostra Storia.TUTTO IL MIO AMORE
Questa è la storia di Carla, una semplice ragazza che ama un ragazzo. Una storia piena di sapori, di colori, di profumi, dove la Calabria come l’Italia diventa “Il Paese delle Fate”, il Paese dove tutto è possibile, un paese pieno di bellezza, che però sta morendo a causa di un misterioso virus: il Nulla. Questa è la storia di una ragazza e della sua coscienza, una ragazza che potrebbe andar via ma sceglie di restare. -
TEATRO INTIMO
20,00€Ce ne andremo da qui sentendo che non è mai finito niente, e che “non ci vedremo mai più” è un appuntamento d’amore.
Con questa citazione di Romain Gary apposta alla quarta pièce della raccolta, Carlotta Clerici afferma la preponderanza e la longevità del sentimento amoroso. “Alla ricerca dell’amore perduto” potrebbe essere il titolo che definisce le quattro commedie, il cui denominatore comune è essere poste, tutte, sotto il segno dell’acqua: la prima si svolge in riva a un lago, un fiume scandisce la seconda, il mare e una piscina ecologica la terza, l’immagine mentale dell’oceano che tormenta una giovane attrice segna l’ultima. Si attribuisce in genere all’acqua un carattere femminile. Risalendo a archetipi simbolici, Gaston Bachelard definisce l’acqua come nutritiva e sottolinea il suo carattere materno, femminile. Sembrerebbe che l’autrice di questo teatro dell’intimo, sognando il destino dei suoi personaggi che coglie in un momento di crisi, sia nel suo immaginario sotto l’influsso delle onde del lago di Como che hanno cullato la sua infanzia.(Dalla prefazione di Huguette Hatem)
TEATRO 90
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LA FAMIGLIA REMBRANDT SCONFITTA DAI TULIPANI
8,00€Dopo un inizio di carriera folgorante, Rembrandt conobbe un tristissimo declino economico e una serie di lutti personali che lo costrinsero ad abbandonare la splendida casa dove abitava nel quartiere ebraico di Amsterdam e a tentare di ricostruirsi una nuova famiglia con Hendrjeke, la sua nuova compagna.
La crisi finanziaria di Rembrandt è da addebitarsi alla perdita delle commissioni che lo avevano visto protagonista assoluto della ritrattistica olandese, all’eccesso di acquisti destinati ad arricchire una pregevole collezione privata, e ad alcuni investimenti sbagliati fatti nel mercato dei tulipani; né più né meno come potrebbe avvenire oggi a chi investisse in borsa puntando tutto su un titolo che, dopo crescite repentine, dovesse poi rivelarsi fallimentare. Ed è qui il nodo della nostra storia: in una vicenda a tre che vede protagonisti, oltre al Maestro e a Enrike, Pitius, una sorta di agente finanziario ante litteram a cui Rembrandt si era affidato mani e piedi per ridare un po di ossigeno alle proprie finanze già tanto smagrite. Sullo sfondo del primo grande crollo economico conosciuto dall’umanità è così raccontata la notte cruciale in cui, tra tenerezze coniugali e comici tentativi di capire quel che sta accadendo, si consuma il dramma di due piccoli risparmiatori dal profilo attualissimo, uno dei quali risponde al nome formidabile di Rembrandt.TEATRO 92
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LA DOMANDA DELLA REGINA
10,00€Reduci dall’inaugurazione di una libreria, il Professore – sessantenne autorevole, intriso di una cultura enciclopedica – e Dario – giovane pubblicista e trainer – si trovano coinvolti in una cena. I due non si conoscono e si attardano a fumare una sigaretta nel ristorante dopo che gli altri commensali sono andati via. Presto Dario inizia a porre domande, con l’aria di chi vuole comprendere senza troppo scoprire le proprie carte. Inizia così una conversazione su più livelli, brillante e variegata, nella quale, alle domande di Dario, vengono restituite risposte articolate e complesse. E proprio sulla differenza tra complicato e complesso si gioca uno dei temi principali del dialogo tra i due. Fino all’arrivo di Annalisa, Lisa per il Professore, Anna per Dario. Il linguaggio, le conoscenze, la cultura dei tre protagonisti creano un elegante gioco delle parti, in cui la dinamica è affidata alla tessitura linguistica e ai dialoghi tra i personaggi. In questo inaspettato triangolo riemergeranno dinamiche del passato intrecciate alle storie presenti, senza però che il terreno di incontro trovi soluzioni oggettive, ma anzi generi grazie alla complessità della trama – nuove e inattese ambiguità . Un sofisticato e ironico play in cui la parola – scientifica, complessa, matematica, filosofica, poetica – costituisce la trave portante.
TEATRO 91
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IL GESTO DI PEDRO
(Roma-Sampdoria 1-0 del 14 dicembre 1975) Atto Sesto7,00€L’ATTO VI del progetto DIECIPARTITE è dedicato all’odissea umana del calciatore Carlo Petrini, detto Pedro, scomparso nel 2012.
Petrini è stato autore di vari libri, tra cui ‘Nel fango del Dio pallone’, una violenta rapsodia autobiografica capace di suscitare un vero terremoto nel mondo del calcio.
In una partita giocata il 14 dicembre del ’75, Petrini, che vestiva allora la maglia della Roma, si rese protagonista di un gesto tanto semplice quanto sconcertante. Dopo essersi divorato una serie di gol già fatti, conquistò il centro del campo e alzò le mani per chiedere scusa a tutto lo stadio. Poco dopo segnò il gol della vittoria.
Questo ricordo è la chiave per addentrarsi nel cuore di un sistema calcio feroce e cannibale che ha fatto da scenario alla peripezia tragica di un uomo perseguitato dai farmaci, dalle procure, dagli usurai, e soprattutto da se stesso.
La conversione morale e letteraria di Petrini, susseguente alla tragica morte di suo figlio diciannovenne, è un evento di tale portata esistenziale da suscitare domande di significato assoluto. Una vera redenzione, nel senso più forte del termine. -
UN VECCHIO GIOCO
7,00€In un luogo imprecisato, un seminterrato che potrebbe trovarsi proprio sotto i nostri piedi, una strana coppia. La solidità del legame è garantita dalle premesse non proprio convenzionali con cui avviene l’incontro tra lui e lei, che solo a un certo punto ci è dato conoscere. I due scoprono di essere accomunati da un passato molto simile, vissuto in un villaggio residenziale dall’apparenza rassicurante, e toccato a un certo punto da qualcosa di oscuro. Qualcosa su cui entrambi fondano la propria esistenza; e che, come non ci fosse per loro altra possibilità , hanno bisogno di perpetuare con la collaborazione di un malcapitato di turno. L’azione si sviluppa e procede attraverso la “storia” in maniera non lineare. Un puzzle di cui il pubblico è chiamato a rimettere insieme i pezzi. Un gioco delirante in cui sembra non poterci essere altro ruolo, per i differenti personaggi, se non quello di vittima, complice o carnefice; e come per loro, così per lo spettatore.
TEATRO 88
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BOCCAPERTA
MAI NATE8,00€BOCCAPERTA
Un ragazzo con la vocazione alla rappresentazione e al trasformismo gioca a mettere in scena la propria famiglia, i personaggi e alcuni episodi fondanti e a volte tipici di una certa preadolescenza di provincia; per raccontarli, in una chiave spesso ingenua e surreale, al principale confidente e punto di riferimento: il proprio amico immaginario. Attraverso questo processo di rappresentazione di sè e del mondo che lo circonda, si svolgono le tappe attraverso cui il personaggio dà vita a un “monologo di formazione” a più voci. Una sorta di personalissimo teatrino, alla fine del quale il nostro riuscirà a conquistare un oggetto da sempre desiderato – un paio di jeans – con l’aiuto dell’amico immaginario, poco prima che questi sparisca per sempre.MAI NATE
Si tratta di una rivisitazione al femminile del primo testo scritto dall’autore. Due gemelle senza età chiuse dentro la propria camera, come personaggi beckettiani che aspettano il loro Godot, giacciono in un’infinita e claustrofobica attesa della madre. Diversi temi si incrociano: la paura, la fragilità , la difficoltà di nascere alla vita, la ricerca della libertà e della salvezza da un ambiente familiare violento, l’abbandono. Per le due la vita scorre come un lento rito che si ripete sempre uguale a se stesso, le stesse parole e battibecchi, le stesse ossessioni; lo scorrere del tempo è scandito da giochi infantili, vecchie sveglie e letture di improbabili articoli di giornale. Ma è proprio attraverso questa liturgia quotidiana che accade, un giorno, qualcosa di nuovo.TEATRO 83




















