IO COME QUESTI NON CI DIVENTO
NARCISA ALLE ALGHE

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Ogni essere umano, almeno una volta, si è chiesto: “potrei io, diventare pazzo?” e un brivido gli ha attraversato la schiena mentre ne immaginava il volto e ne percepiva il suo primo soffio. Spirito/mente, mente/spirito, confini e sconfinamenti. La vita, insomma.
La storia narrata attraverso i personaggi: uomini e donne spartiacque del prima e dopo Basaglia, attinge qui e li a fatti realmente accaduti e all’esperienza di psichiatra e uomo di Luigi Attenasio (intervistato). Tra verità e invenzione, dunque, l’autrice cerca di raccontare la condizione spirituale degli internati che, nonostante il dramma che vivevano, sapevano essere spiritosi, buffoneschi, simpatici e teneri. Il testo, come la legge 180, rappresenta anche il dissolvimento della distanza tra medico e internata: Narcisa. Donna giovane che veniva “messa alle alghe” nuda nella convinzione che, tale materiale, poiché inerte (nullo il valore scientifico), avrebbe cancellato ogni pulsione vitale, anche quella preposta alla sopravvivenza della personalità.
Narcisa e Psichiatra compiono un atto d’amore nell’essere tramite di conoscenza non solo relazionale. E Narcisa, che non poteva che aver vissuto profonde delusioni sentimentali, finalmente, può fidarsi a un uomo, sa di potersi affidare a un uomo.
E’ in tale fiducia che va cercata quella speranza che auspica che vi siano giovani donne e uomini capaci di cambiare leggi vecchie (pensiero, sistema, azione) in leggi che costruiscano “ponte” indispensabile a fondare se non una nuova città, una nuova società. Al pubblico, giovane e meno giovane, lo Psichiatra sembra domandare: qual è la strada che dobbiamo percorrere noi “sani” per sentirci meno soli nelle nostre certezze?

Maria Inversi (autrice) – Luigi Attenasio (psichiatra)

TEATRO 59

SKU: 978-88-96254-71-4
Category:
Anno

2013

Autore

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