CON LE TUE LABBRA SENZA DIRLO
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Con le tue labbra senza dirlo è il monologo tragicomico di un giovane autore/attore che approfitta del palco per confessare tutta la sua arroganza. L’arroganza di un amore, profondo, viscerale, che si traduce in un gioco di maschere in cui la parola passa senza distinzione dall’autore all’attore, in un continuo rimescolamento delle parti. Quale migliore alchimia per esprimere, all’esordio, tutto il proprio amore per il teatro?! Amore arrogante, che restituisce, di riflesso, l’arroganza della sfida che il teatro lancia a quanti vogliono calcarne le scene. Da qui la galleria di personaggi con cui impatta il giovane autore ai primi passi – dalla famiglia, al parroco, ai baroni dell’arte.
Massimo Canepa
SKU: | 88-87897-72-7 |
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Category: | Teatro |
Anno | 2006 |
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Autore | |
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PROTAGONISTE (tre atti unici)
In questo libro in tre atti l’autrice dà prova della propria fantastica creatività, la quale ha il pregio di dare alla fantasia i colori della realtà e viceversa e di essere al tempo stesso storia e confessione. La doppia consistenza di questa materia, ha trovato una precisa collocazione nelle tre opere: Marina e l ’altro; una tavolozza rosso sangue e la Viola di Prato. Sulla scena ad interpretare Marina e l’altro e la Viola di Prato Pamela Villoresi mentre Elisabetta Pozzi ha dato vita alle tre protagoniste di Una tavolozza rosso sangue.
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Cvijeta Zuzorić (quasi una fantasia)
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Il caso fedra
Importante lavoro teatrale dell’autore che ha rivisitato le figure di tre protagonisti, Fedra, Ippolito e Teseo con caratteri moderni ma legata per ambientazione e stilemi al mondo classico. Nell’aver enucleato e seguito queste tre nuovissime situazioni psicologiche e esistenziali, per indagarle e rilevarle, è il gioco e la qualità dell’autore, che, se da una parte chiama il pubblico a giudicare fatti e persone, dall’altra non giudica lui stesso e lo mette in grado di non poter giudicare, proponendo tre verità plausibili, intime, ognuna con una sua necessità. L ’autore utilizza la scrittura metaforica e ricca di simboli e richiami poetici della grande tragedia classica, ove reinventa di propri con qualità mimetiche e moderna coscienza.
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FIORA – DIALOGO IN ASSENZA DI TORQUATO
RistampaLa poetessa Fiora Zuzzeri e la sua amica Mara Gondola dialogano, in una piovosa giornata, in assenza di Torquato e ripercorrono vicende e tappe della loro “avventura” umana e delle due sponde di uno stesso mare, l’Adriatico, che Fiora ha abitato, muovendosi più volte dall’una all’altra costa, da Ragusa (Dubrovnik) ad Ancona, e viceversa. Fiora Zuzzeri, nota per la bellezza, per l’acutezza del pensiero e per le sue poesie, tanto abile nello scrivere in italiano ed in latino, quanto lo era nello scrivere in croato, frequentò artisti, scrittori, poeti. Tasso scrisse per Fiora sonetti e madrigali, il filosofo raguseo Gozze scrisse, ispirato da lei, il Dialogo della Bellezza detto Antos e il Dialogo d’amore detto Antos. Con tutti essi condivise i principi umanistici di una letteratura universale ed un ecumenismo Mediterraneo, che con le loro opere contribuirono a creare.
Tuttora Fiora di tutto questo rimane emblema. Appunto Cvijeta, Antos, Fiore, Bellezza. Con il Patrocinio di: Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università degli Studi della Calabria – Dipartimento di Studi dell’Europa Orientale dell’Istituto Universitario Orientale dell’ Università di Napoli – Centro Internazionale delle Università Croate di Dubrovnik – Istituto Italiano di Cultura di Zagabria -
CHEZ SERAFINA
Contessa di CagliostroParigi. Fine settecento. Mancano pochissimi anni alla Rivoluzione Francese. Un salotto: una singolare padrona di casa e un gruppo di ospiti altrettanto particolari:
siamo al volgere del razionalismo secolo dei Lumi, Serafina, emulando il marito, il famoso Conte di Cagliostro, ha fondato una “sua” loggia massonica femminile di rito egizio. Le fa da aiutante e cerimoniere un personaggio inquietante, ironico e malinconico, nè uomo nè donna ma forse sintesi di entrambi i sessi, che accoglie le visitatrici e le aiuta nel viaggio di iniziazione… -
IO, CATERINA SFORZA
Sono allievo di cinema di Silvano Agosti.
I tarocchi me li ha insegnati Jodorowsky.
Ho realizzato due cortometraggi “importanti”: Buio Omega 2 (menzione speciale al festival di Bellaria) e “It’s a Blue blue day”. Ho scritto la sceneggiatura di “Giravolte” di Carola Spadoni. Il film è stato proiettato a Torino, a Chicago, in Egitto, alla Berlinale. Ho collaborato anche al film “Il killer evanescente” di Paolo Doppieri.
Ho realizzato la prima parte de “La clinica dei sogni”, che è stata presentata al Roma film festival. -
VOCI DALLA CITTÀ
I testi di questo libretto sono stati composti per Città in condominio, iniziativa realizzata per tre anni a Milano da un gruppo di autori (Mauro Carli, Renata Ciaravino, Carlo G. Gabardini, Renato Gabrielli, Renata M. Molinari, Giampaolo Spinato, Roberto Traverso, Tommaso Urselli) con il proposito di sperimentare diverse scritture per raccontare la città, coinvolgendo altri autori e attori.
I luoghi che hanno ospitato questi testi: a Milano il Teatro Out Off, il tendone di esterni, la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, il Progetto Stazioni del Teatro Arsenale; l’Arboreto di Mondaino (Rimini); il Festival Castel dei Mondi (Andria).
Hanno detto le parole di questo libretto: Silvia Baldini, Tommaso Banfi, Egidia Bruno, Marta Comerio, Jenny De Cesarei, Gianluca De Col, Francesca Perilli, Claudio Raimondo, Mario Sala, Tommaso Urselli, Elisa Zanolla.
Da questo materiale prendono vita due lavori:
Ma che ci faccio io qua? — immagini note parole per uno s-concerto sulla città, presentato a Milano al Teatro della Contraddizione nel marzo 2006 per la sezione Transiti, in collaborazione con il regista Paolo Trotti e il musicista Alberto N. A. Turra; una ulteriore evoluzione del lavoro viene presentata nel mese di maggio al Teatro della Cooperativa, per la rassegna Lavori in corso
Piccole danze quotidiane, presentato in forma di studio presso il Teatro Mohole, Milano, con la partecipazione di Monica Gallarate, Lucrezia Maniscotti, Maria Pietroleonardo, Pino Polimeni, Barbara Tonon. -
Video – Monologo
Nuova edizione Bilingue Italiano-Spagnolo- monologo teatrale-.
Vedere, essere visti: il nodo gordiano. La ferita del vedere non da meno dolorosa di quella inferta dalla mano del chirurgo. Divenire invisibili o ingigantire. Una donna monologa con Elsa e, nel mentre, Napoleone continua a vincere a Marengo e monete col nome di quella battaglia rilucono ancora oggi al sole. Un monologo denso di “pietas” quanto dei pixel di milioni di video accesi tutti assieme, così bruciante ed attuale, così colmo di vitalità e di autentica poesia.