POSSIBILITÀ E SPERANZA
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Il libro continua il dibattito sulla speranza iniziato negli anni ‘60 da Bloch e Moltmann che non si è esaurito in questo fine millennio.
La speranza e l’utopia saranno sempre presenti nel cammino del genere umano in tutte le culture ed in ogni era perché sono elementi indispensabili della vita sociale; una società senza speranza e senza utopia è una società determinista e senza possibilità di libertà. Il dibattito sulla speranza e l’utopia innesca il confronto sul cambiamento
e sulle rivoluzioni possibili. L’autore intende ritornare non a Bloch ma al confronto e al dibattito critico tra Bloch e Moltmann, tra un pensatore marxista militante e un teologo cristiano
SKU: | LME00028 |
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Category: | Saggi |
Anno | 1999/2000 |
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Autore | |
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Joyce nube ornatissima
La ricerca della genesi e del senso della vita individuale nell’orizzonte costituito dal mondo e dagli altri io rappresenta il Leitmotiv del romanzo-saggio Joyce nube ornatissima di Giuseppe Claudio Rizzo. I mutevoli protagonisti, tra cui Irma alias Bianca Maria, Rudy, Joyce alias Giuseppe Claudio Rizzo, intrecciano pura percezione sensoriale a impressioni immediate e contraddittorie nelle loro esperienze di alterità vissute mediante la funzione narrativa, che permette lo scambio di esperienze e informazioni sulla realtà fenomenica.
La scoperta dell’alterità non avviene in modo logico-deduttivo, ma attraverso la percezione di segni che rivelano l’appartenenza ad un contesto comune, che il Padre di una delle più importanti correnti filosofiche contemporanee, Edmund Husserl, indica come associazione mentale. Tale concetto richiama alla mente quello di associazione originaria, mutuato da Franz Brentano per esprimere l’associazione ad ogni percezione di rappresentazioni di memoria istantanea che comprende tutti gli esseri animati o inanimati presenti contemporaneamente in un determinato luogo. Essi, difatti vengono definiti oggetti perfettamente simultanei di un sapere relazionante.
Anche in Joyce nube ornatissima di Giuseppe Claudio Rizzo le cose che sono qui, per me, alla mano non esauriscono le mie possibilità di conoscenza poiché l’io si sente in parte circondato da un orizzonte di realtà indeterminata, oscuramente consaputo, che non riesce a comprendere, poiché è infinito. Esso abbraccia non solo le cose materiali, ma anche un mondo di valori, di beni, nonché di altri io. “Ciascuno ha il suo luogo da cui vede le cose alla mano e quindi a ciascuno le cose appaiono diversamente. Parimenti diversi sono per ciascuno gli attuali campi di percezione, di memoria ecc. Tutto ciò di cui si ha una coscienza comune è consentito in modalità diverse”.
Qualunque nostro dubbio o ripudio del mondo, o “messa tra parentesi”, non ne modifica la realtà: esso è sempre mondo esistente, anche solo nella fantasia. Ogni evento, ogni pianeta, ogni stella, sono sempre immersi nel divenire, un divenire che si pone a fondamento della storia e nel quale la storia si riconosce come movimento dialettico verso l’Infinito.Lidia Caputo
Università del Salento -
INCONTRI
Questo volume raccoglie, approfondendoli, una parte degli articoli pubblicati tra il 1997 e il 2002 su diversi settimanali, e su “Calabria”, mensile di notizie e commenti del Consiglio Regionale.
Con gli anni ho sviluppato una sorta di “etica del tempo”, che mi impone di considerare quest’ultimo come la più preziosa tra le risorse umane, un dono importante e per nulla eterno. Mi è sembrato quasi un dovere conservare una traccia di un lavoro lungo e faticoso, svolto con tenacia e passione.
“Incontri” è un contributo minimo, segno soprattutto dell’inquietudine culturale che agita la vita di provincia… -
GRAMSCI E LA COSTRUZIONE DELL’EGEMONIA
Ed allora perché ritornare a Gramsci?
Perché quest’ultimo scorcio di storia ha visto il decadimento dello scontro politico, ridotto a rissa personale e, più spesso, a sostegno di interessi di scarso valore morale.
Di una politica, insomma, che non ha bisogno di grandi apporti intellettuali, e che isola chi opera per una elaborazione teorica capace di leggere il passato per progettare il futuro.
Che cosa invece può insegnare Gramsci nel nostro tempo e nel nostro mondo?
Quale sarà la possibilità dei più deboli di sopravvivere e di difendersi dal potere delle concentrazioni economiche, dalla forza onnipervasiva di chi dispone dei grandi mezzi mediatici, dallo sfruttamento economico delle risorse e della manipolazione genetica?
Il metodo analitico e la coscienza critica dell’estensore dei “Quaderni” tracciano una strada validissima ed attuale al di fuori di ogni nostalgica rievocazione riduzionistica e reducistica.
Ivan Furlanetto -
GUARDARSI DENTRO, GUARDARSI INTORNO
Uno squardo diverso per un’interpretazione aderente, più che hai fatti, manipolati e manipolabili, agli uomini e alle loro storie, segrete e oscure.
Uno scavo sotto la pelle, doloroso e onesto, spietato e coinvolgente.
Questo è il guardarsi dentro e intorno di N i g e r.
J . Starobiski aveva scritto tempo fa che “ogni interpretazione reca il segno e il riflesso dell’interprete”; in tutti i temi affrontati, straordinariamente rilevanti sul
piano soggettivo e oggettivo, trapelano sempre il vissuto, la storia, la formazione del N i g e r che guarda e commenta mettendo a nudo le miserie dei poteri forti.
Uno sguardo critico, lucido e inquietante. -
IL FOLLE VOLO DELLA PAROLA PER LA MUSICA
Saggio sul Teatro d’opera, sulla musica, sui grandi artisti : si passa da Wagner a Nietzsche, da Mozart a Kierkegaard, da D’Annunzio a Wilde, da Matteo Brega ai francesi Barthes e Baudrillard…
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LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA 1932-1943
il primo franchismo e il culto della morteQuesto libro tratta il tema della morte come fattore di sacralizzazione nei riguardi di Francisco Franco, dittatore spagnolo, in particolare sviluppando le controversia tra la Chiesa e la Falange. In maniera diretta e talvolta indiretta, tutto il materiale politico e sacro che i “caduti” – alcuni importanti – produssero su Franco contribui al consolidamento definitivo del suo potere.
La presente indagine è uno studio di storia politica. -
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GLI SCIOPERI DEL 1943-1944 A BUSTO ARSIZIO
Può sembrare riduttivo qualificare questa breve opera semplicemente come la storia di una delle tante città lombarde coinvolte nella lotta al fascismo attraverso figure esemplari e movimenti di massa legati alle grandi fabbriche, in realtà si vuole rievocare a livello locale quelli che sono stati i tratti salienti di quel periodo che va dall’8 Settembre del 1943 al 25 Aprile del 1945.
Il tentativo, in questo studio, è rivolto a ripercorrere e a valorizzare il ruolo svolto dalla classe operaia durante gli ultimi due terribili anni della seconda guerra mondiale.
I lavoratori iniziarono la loro presenza nello scenario politico nazionale a partire dal marzo del 1943, agitazioni, scioperi e sabotaggi all’interno e fuori delle fabbriche.
Il prezzo pagato dalla classe operaia fu altissimo: persecuzioni, deportazioni ed uccisioni furono la risposta dell’occupante nazista e del suo alleato repubblichino.
Mario Agostinelli
Consigliere della Regione Lombardia