LA PELLE DEGLI SPECCHI
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Molti sono i cammini per intravedere qualche indizio di poesia. Pochi sono coloro che parlano dalla meta. Quasi mai sanno che lo stanno facendo, e tanto meno i presuntuosi critici che li giudicano. Pertanto, dichiarata la mia interiorità di lettore, credo che dobbiamo ascoltare la voce di Scusceria Muffatti, l’unica che in questo contesto e testo ha autorità, ha verità e bellezza da esprimere, ha lo splendore sempre rinnovato dell’uomo che lotta, per mezzo dell’insufficienza del linguaggio, al fine di stabilire il suo dominio spirituale su una frazione piccola di vita, di universo, che è l’unica che ci faccia intuire la sostanza di ciò che dovrebbe essere eterno.
Ulyses Petit de Murat
SKU: | 88-87897-49-2 |
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Category: | Poesia |
Anno | 2003 |
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Autore | |
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SE VUOI SAPERE DI ME
Poesie inediteSe vuoi sapere di me, il mio cuore è un mesto borgo imperiale ed è l’aquila che si posa sulle altissime vette dei monti gode dell’uragano del cielo azzurrissimo e impetuoso quando la folgore tuona e impreca sulla terra tramortita.
Se vuoi sapere di me, vi è un diluvio immenso di luci nella città di Pietro e dei Cesari antichi.
Ma il mio spirito è pur l’aquila dalle ali spezzate che si posa tristemente a mezzo monte e guarda la pioggia che cade nella valle lamentosa con la serpe acquattata tra i giaggioli. -
DIARIO COMPLICE
Luis García Montero è, senza dubbio, un poeta che possiamo definire necessario all’interno del panorama culturale contemporaneo; non solo per la sua produzione artistica che gli è valsa numerosi premi, ma anche per il suo spaziare dal saggio al racconto, dalla teoria critica al teatro. La traiettoria poetica di questo andaluso ha le sue precoci radici nella sua città natale, Granada, luogo d’incontro tra le storie di tutti i giorni e la Storia; terra di arte e cultura, dove incontriamo figure come quella di Federico García Lorca, che attraverso il premio a lui dedicato, sarà testimone nel 1979 degli inizi del conterraneo allora ventunenne. Y Ahora ya eres dueno del puente de Brooklyn, questo il nome del libro con il quale García Montero vinse il Premio Lorca, racchiudeva in sé le chiavi di quella che oggigiorno è una singolare e densa produzione poetica: di lì in poi, infatti, appariranno testi come Tristia, Las flores del frío, EL jardín extranjero o il presente Diario Complice.
Con la poesia di Luis García Montero è possibile scoprire un verseggiare che prescinde dalle rime facili ed accompagna in una dimensione tanto vicina da sembrare reale.Andrea Perciaccante
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RIVISITANDOTI RIVISITANDOMI
Il libro vuole essere, attraverso i versi di poesia, un tuffo nel passato, che non è nostalgia struggente, il dolore del ritorno, ma vuole essere invece una storia delle immagini, affinché queste riconquistino la loro voce e facciano sentire la loro vitalità attuale e il loro essere indispensabili per la riconposizione di una memoria. L’autore nella introduzione al libro, anche in lingua araba così come la traduzione di alcuni versi, nella stessa lingua, vuole dare una interpretazione come segno di solidarietà per un popolo afflitto, costretto ad emigrare. Ed è attraverso la poesia, o dello scambio nel nome che si può essere solidali per far sentire meno emarginati chi è lontano dal proprio Paese. È così che l’autore diventa Aisir Abdallah.
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SONETTI D’AMORE
Quindici autori parlano del Petrarca nella loro lingua materna e sono tradotti con testo a fronte in italiano.
La prima edizione del presente volume, dallo stesso titolo e sottotitolo, è apparsa nel 1997. Dalla sua pubblicazione ad oggi ne sono rimaste solo poche copie,
dato per me sorprendente.
Questo particolare mi ha sollecitato a farne uscire una nuova edizione, considerevolmente ampliata per la quantità di sonetti tradotti (prima ve ne erano 40 ed ora invece 55), in cui sono stati inclusi altri quattro poeti ed una postfazione riveduta ed accresciuta (dal libro osservazioni dell’autore).
Gli editori e l’autore dedicano questo libro al settimo centenario della nascita di Francesco Petrarca (1304-2004) -
QUANDO IL TEMPO…
L’autrice, di Terranova da Sibari (CS), esordisce con questo piccolo libro di poesie che rivelano un percorso verso una sempre crescente maturità umana, che trova le sue origini in una fase meno adulta, ma già ricca di esperienze, a volte dolorose o ingannevoli, ma mai disperate. Si affrontano temi quotidiani e familiari che vorrebbero trasformarsi in scrittura che celano una patina di autentica spontaneità che fanno meritare a questi scritti un posto più solare del buio dei cassetti.
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RIFLESSI DELL’ANIMA
Sono nata da un umile famiglia, ma ricca di valori. Ho frequentato le scuole elementari e per motivi economici non ho potuto proseguire gli studi. L’handicap di non possedere un bagaglio culturale adeguato ha reso insicuri i miei primi passi. L’amore per la poesia nacque leggendo le grandi opere di Giacomo Leopardi; la dolcezza e il pessimismo leopardiano hanno inciso dei solchi profondi nella mia sensibilità. Ho iniziato a scrivere ciò che il cuore mi dettava con profonda insicurezza e timidezza; nessuno mi ha mai letto….Ho messo comunque a nudo il mio cuore, i miei sentimenti e la mia sensibilità. Questo è il mio primo libro.
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TOCCHI DI TINTA
Li scioglie o li annoda i nodi una penna?
La Poesia è un nodo da sciogliere?
Nella prima parte di questa raccolta di poesie c’è come una germinazione, s’impollinano piccole gemme, si adombrano coste, cinture, cerniere.
Nella seconda si dichiarano come ad un doganiere esigente le Impronte di cui si è fatti (le impronte del trucco, dei sogni, le impronte genetiche, le impronte della storia ovvero di chi è stata bambina negli anni Cinquanta).
Nella terza e ultima parte, infine, si assume un Corpo e le parole per dirlo e, dunque, lavarsi, pettinarsi, calzarsi, foggiarsi e foggiare, infine raccontarsi.
Queste poesie hanno dato corpo nel 1990 all’omonimo Video di Poesia prodotto dal Centro Radio Televisivo dell’Università della Calabria, vincitore assoluto in quell’anno stesso del Premio Internazionale “Nosside” di Poesia in video. -
AI CONFINI DELL’ANIMA
Le poesie di Anna: belle, struggenti, piene d’amore, di sagezza, d’intelligenza, di luccicanza, di quella semplicità tipica di tutti coloro che sanno toccare l’anima
perchè un’entità superiore ha toccato la loro.
Descrivere i pensieri che Anna sa, mirabilmente, tradurre in parole su fogli di carta, non è pensabile. Non è credibile. Non è fattibile. Farlo sarebbe pura presunzione.
Si possono, forse, descrivere gli stati d’animo degli eletti? Dei privilegiati?
Dei cultori dello spirito?
Io, personalmente non lo so fare. So dire soltanto, e in verità, che a volte, dopo una giornata in cui ho conosciuto l’aridità e l’avidità dell’uomo, spesso, mi rifugio nelle parol di questa donno del profondo sud che sa portare un po’di sole nella mia anima ferita e provata. Poi spengo la luce. E dormo sognando. Come quand’ero bimbo e sentivo, vicino, l’alito rassicurante di mia madre.