IL PIEGHEVOLE Numero 3
Numero monografico su Monica Maggi

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Nel pieghevole si pubblicano parole e immagini.
Chi ha qualcosa da dire, lo dica subito.

Il pieghevole
Aperiodico di letteratura e arte
A cura di: Alfredo Bruni, Maria Credidio, Salvatore Genovese,
Salvatore La Moglie, Gianni Mazzei, Paolo Pellicano

REDAZIONE: C/O Alfredo Bruni,
Via Antioco 6
87011 Sibari
098174353
ilpieghevole@alice.it

Supplemento alla rivista La Mongolfiera
Aut. Tribunale di Castrovillari N. 89 del 29 novembre 1989

La collaborazione, che è da intendersi sempre a titolo gratuito, compresa quella dei curatori, è per invito e per accettazione. Il materiale pervenuto, che non verrà restituito, sani attentamente valutato. Ogni autore è responsabile delle proprie opere e delle proprie opinioni.

Se ti dovessi dire, figlia

Se ti dovessi dire
figlia
che cosa ho fatto finora
e di cosa essere fiera
ti racconterei la rincorsa di me e di non essere arrivata ancora.

Dove vai? mi dico
saltando le scale con il fiato in gola.
Ad amare, vado
Ad annusare un respiro
A riprendere e lasciar andare.

Seduta sulla mia poesia
che scorre sotto, come fiume
trascinante me
immagino un altro mondo.

La mia mamma mi voleva moglie

Ti passo sopra
accanto intorno attraverso
ti scruto in ginocchio
ti annuso nell’aria e ti assaggio

mordeva, lei, che aveva fame
chissà da quanto tempo
e io ignara e incolta padrona
me ne andavo a spasso
che neanche sentivo.
Beata te, amica mia
tu hai avuto il coraggio della donna
che partorisce da sola.

Dalle tue labbra stillano le
gocce delle tue parole mi
regali ad occhi chiusi
piccole scaglie di te e me
che non lascio cadere in terra.
Un giorno mi sono svegliata
è stato come strappare la pelle di mia madre
uscire allo scoperto alla luce la città era
quella di sempre io non più.

Lo stesso silenzio che crei
è quello che mi fa paura
sbatte sui muri bianchi il gemito
dell’amore che non ha ragione è
inutile, mi dico
cercare nei libri e nei salmi
la spiegazione della follia.

Il cammino di molti altri
di Matilde Tortora

Non mi era mai fin qui capitato di pensare che la Poesia potesse “rizzarsi come aspide” e mordere e devo il pensarlo ora, con un forte assenso e un’autentica emozione, ai versi di Monica Maggi. Sicché ogni volta che accon¬sentiamo a scrivere una poesia, dacché credevamo di essere intieri e di noi indiscussi padroni, cessiamo di essere gli ignari camminatori per via che credevamo di essere, prendiamo coscienza del magma, della notte, della fame che in noi cova come covoni attizzati in un campo a noi sconosciuto le cui fiamme imponendosi, mordendoci le gambe, d’ora innanzi si ergono, si pongono di fianco a noi, s’impongono alla vista, ci danno la rincorsa e ci consegnano immagini, parole, ritmi e suoni, si rivelano quali gemelli esigenti, compagni di passi del nostro viaggio diurno affannato metropolitano. Un Poeta diviene allora “sbocconcellato”, “morso”, coi piedi infangati, più solo eppure multiplo, se volge in basso il suo sguardo scorge la terra di tutti e narra poi il cammino di molti altri, se guarda in alto, può perfino carpire qualche segreto alla volta del cielo e, al risveglio, serbarne e consegnarne vivida memoria. Bellissima poesia questa di Monica Maggi, a tratti sapienziale, fatta di solitudine, di tanta audacia, di moltitudini, di morsi, di immagini davvero originali, di rincorsa, di identità e di modelli disattesi, vien voglia di guardarle le caviglie e di scoprirle alate.

Monica Maggi è nata a Roma. Dal 2002 insegna all’Università Roma Tre. Ha collaborato con Il Messaggero, VitaliO, Happy Web, Capital, For Men Magaine. Ha lavorato con TeleMontecarlo in “Gente sull’orlo di una crisi di nervi”, per Italia 1 nelle due edizioni di “Cronache Marziane”, con Stream per “Sex Selen e videtape”. Per Radio Capital ha scritto e condotto “Capital Hot Line”, striscia pomeridiana sull’eros. Attualmente ha una rubrica di attualità su Grazia, scrive per Linus, per Per Me, Bella, Di tutto, Geo, L’Espresso. Ha curato l’antologia poetica di versi femminili Ti bacio in bocca (2004). Nel 2003 esce La mia pelle è un cifrario, poesie per la Lietocolle di Como (nove edizioni). Nel 2006 il libro è stato rappresentato dall’Accademia del Dubbio al Teatro dell’Orologio nel lavoro Soffiando via i capelli dalle labbra, riscuotendo il tutto esaurito. Nel 2007 esce Calco (Lietocolle). Da marzo del 2010 è titolare e ideatrice di Libra, caffè letterario e libreria di Morlupo (Roma), e con la sua associazione culturale “LibrAria” organizza eventi e incontri poetici. A luglio del 2011 nasce, in collaborazione con la poeta Viviana Scarinci, Libra Poetica, unica libreria in Italia con una stanza interamente dedicata a testi poetici.

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Anno

2011

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