EROS tra pensiero e fotografia
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“Ossia, un eros universale, fatto di luce e di armonia, di equilibrio e di instabilità, che si origina e si libera dalla natura per diventare espressione di piacere e felicità, complicità e opposizione, luce e ombra, sacralità e immoralità, rispetto e sopraffazione, ingenuità e astuzia, sogno e realtà, erotismo e pulsione, estasi e tempesta, bene e male, unione dello spirito con la materia”
SKU: | 979-12-80419-04-0 |
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Category: | Narrativa |
Anno | 2021 |
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Autore | |
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L’UOMO CHE PARLAVA ALLE VIGNE
Jozef Lulic, friulano di origine slovena, coltiva le vigne e fermenta le sue eve cercando la strada più naturale per produrre un vino che sia un atto d’amore verso le sue creature. Ha una tale intimità con le sue piante da parlare direttamente con loro e ascoltarne gli umori, come se fossero parenti. Di padre in figlio, nell’arco di tre generazioni seguiremo i destini della famiglia Lulic e di Italo, sacerdote e allievo di Jozef, attraverso i drammi del novecento, tra guerre, ricostruzioni e viaggi nei paesi dove si coltiva la vita. Un lungo racconto tra realtà, magia e tradizione, sognando di risalire la sorgente, ossia tornare alle mitiche origini della coltivazione di un vino che si vorrebbe perfetto.
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OLMO
Olmo, la trama dell’anima di un ragazzo «avvilito», che si finge morto, sotto il lenzuolo, sperando di intenerire sua madre, «bella», in quell’ «abito di seta indiana, ricoperto di sole». […] Olmo, un personaggio inchiostrato tra le righe della klisis. […] Uno scavo tremante, lieve. Ampio, sino ai campi della Übertragung. Superbo. «Lei rispose col tremolio lieve, esitante, di una goccia che pende ancora sulle foglie per scivolare poi a terra, silenziosa, quando più nessuno la vede».
Dalla Prefazione di F. S. Dòdaro
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REBECCA
Non vi sono in questa prosa né grida né pathos né condanne; l’aura sacrale della parola ci introduce in un’atmosfera di sofferenza umana con la solennità del silenzio, attraverso il
prisma del profondo dell’anima, dimora dei sentimenti più puri. […] Per tale motivo questo è un romanzo che trascende la tematica dell’Olocausto su cui è costruito e ne offre una
chiave di lettura sul modello del mito dell’eroe che tramite l’esposizione ad un pericolo mortale riesce a ritrovare un bene prezioso, difficilmente raggiungibile (Suzana Glavas).
Talvolta bisogna piegarsi fino a terra, sta scritto nei libri sacri, per vedere il volto del Signore. Talvolta, invece, bisogna rimanere in silenzio per esprimere le giuste parole. E
talvolta bisogna prendere un libro in mano, un libro come Rebecca nel profondo dell’anima, e in esso ritrovare conforto e rivivere la speranza che il mondo, con tutti noi che ne
facciamo parte, è comunque tenero e davvero buono (David Albahari). -
MASTRO FALEGNAME
Un famoso “mastro falegname”, quattro pipe e un segreto da scoprire. Un giovane si appassiona alla storia del vecchio falegname e cerca di aiutarlo…
È la storia di un’amicizia che va oltre ogni confine, ogni barriera.
Un’amicizia intesa come una cosa così grande che non si può definire o descrivere!
Un testo per gli adulti, ma anche per i ragazzi e i bambini.
Per gli adulti, in quanto dovrebbero “riscoprire” il significato della parola amicizia; per i più piccoli invece, per “scoprirla”. -
SE FOSSI UN PESCE
Una storia che mette a nudo la complessità dell’essere umano a cominciare dai suoi sentimenti, nonostante i ruoli dei personaggi e soprattutto del protagonista: un prete fuori dal comune e fuori dagli schemi che ama con tutto se stesso, immerso nel multiforme acquario dell’identità.
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I GUARDIANI DELLE SCIMMIE (romanzo)
Dopo varie raccolte poetiche l’autore tenta l’esperienza del romanzo. L’opera appartiene al genere del romanzo-saggio in cui elementi letterari si intrecciano con elementi spuri. Così la storia d’amore tra uno scrittore di nome Maurizio e una ragazza Saharawi, dalle forti connotazioni erotiche, Jammilla, si inserisce in un quadro narrativo più ampio, caratterizzato dalla storia dimenticata del popolo Sarahawi, dalla descrizione minuziosa ed esaltante delle tradizioni, dei costumi, degli usi dei paesi visitati dal protagonista in un viaggio che assume varie dimensioni:viaggio letterario, viaggio geografico, viaggio gastronomico.
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LA TROUSSE
Una giovane donna e sua madre confidano, entrambe, che sia loro destinato un sicuro arcobaleno ma ne conoscono, a lungo andare, solo il guaito. In questo “noir”, ci sono inoltre un musicista, degli automi, alcuni uccelli meccanici, un giovane Domenico Rea, un ex-prete che si occupa di fuochi d’artificio, degli sfollati, treni che vanno e vengono, le traiettorie degli istinti maschili, a volte finanche micidiali.
In copertina: “Vento” di Luca Russo. Acquerello e matita colorata su carta artigianale.
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Lauropòli – Nuova edizione e prefazione a cura di Carlo Forace
In forma originale e viva, l’autore Giuseppe Tròccoli dipinge la vita della sua cittadina con scene, personaggi, ambienti, paesaggi tutti ritratti con tocchi brevi e sicuri di penna, lasciando nel lettore l’impressione d’un mondo caratteristico. solo apparentemente staccati i capitoli, e per lo stile si può pensare a quello del Verga, ma non c’è ombra d’imitazione.
Attilio Momigliano