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PER UN CRISTIANESIMO ANARCHICO
Raccolta di articoli pubblicati su Cr. An. – Cristianesimo Anarchico periodico del movimento cristiani anarchici stampato a Modena negli anni 1980/85.
Spunti di discussione per il dibattito su Anarchia e Cristianesimo. -
“L’EMIGRAZIONE NEL VENTENNIO POST-BELLICO”
Il libro è una conseguenza del precedente lavoro sul tema dell’emigrazione.
I due lavori si integrano e si completano a vicenda, soffermandosi in modo particolare sul periodo immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale e sul flusso migratorio registrato in Calabria e a Cassano Ionio (Cs). -
POSSIBILITÀ E SPERANZA
Il libro continua il dibattito sulla speranza iniziato negli anni ‘60 da Bloch e Moltmann che non si è esaurito in questo fine millennio.
La speranza e l’utopia saranno sempre presenti nel cammino del genere umano in tutte le culture ed in ogni era perché sono elementi indispensabili della vita sociale; una società senza speranza e senza utopia è una società determinista e senza possibilità di libertà. Il dibattito sulla speranza e l’utopia innesca il confronto sul cambiamento
e sulle rivoluzioni possibili. L’autore intende ritornare non a Bloch ma al confronto e al dibattito critico tra Bloch e Moltmann, tra un pensatore marxista militante e un teologo cristiano -
INTRODUZIONE ALLA MEDICINA OMEOPATICA
Il libro introduce alla Medicina Omeopatica storicamente, partendo dalle origini, dal suo fondatore il Dr. S. F. Hahnemann, proseguendo sempre in maniera chiara e semplice sugli sviluppi ed i problemi connessi alla evoluzione nei tempi della Medicina Omeopatica, che viene, ormai da tempo, considerata un altro modo di fare medicina. Secondo l’autore la Medicina Omeopatica è una scienza e non una magia, diversa dalla Medicina Allopatica, è una scienza diversa da quella ufficiale, diversa dal materialismo e positivismo occidentali, ma sempre scienza empirica.
Il libro è una introduzione indispensabile e chiara per chi si avvicina per la prima volta all’argomento, ma è anche un libro utile per chi studia la Medicina Omeopatica. -
PALESTINA NEL CUORE
Sergio Ferraris vive e lavora a Roma come fotoreporter, collabora a molte testate, tra cui: L’Espresso, Panorama, Epoca, Famiglia Cristiana, L’Europeo, Repubblica, il Manifesto, la Mongolfiera ecc. Si occupa di tematiche politico-sociali sia in ambito italiano che straniero. Ha partecipato a numerose mostre su temi sociali ed ha esposto alla triennale di Milano nel 1986. 10 cartoline (foto) dai territorio occupati.
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DON MILANI EVER GREEN
Convegno di studi e di riflessione sulla vita e l’opera di Don Lorenzo Milani, nel trentennale della sua morte. Il convegno si sofferma soprattutto sull’opera del priore di Barbiana “lettera ad una professoressa” e sulla scuola di Barbiana, al fine di rintracciare l’ever green, ciò che ancora vi è di valido e che può essere recuperato nelle programmazioni delle nostre scuole. Gli argomenti emersi dalle relazioni e dal dibattito sono molteplici e cercano di individuare (se ci sono) i punti forti o gli elementi che ancora restano validi dopo 30 anni e che possono entrare a far parte del nostro patrimonio culturale ed arricchire le programmazioni educative e didattiche delle nostre scuole.
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STANISLAO GIACOMANTONIO MUSICISTA CALABRESE
Il catalogo è dedicato a Stanislao Giacomantonio, musicista e musicologo cosentino di fine 800 inizio 900. Tutto il materiale presentano in questo catalogo è custodito presso la biblioteca Nazionale di Cosenza, saggiamente donato dagli eredi che hanno avuto la lungimiranza di affidare tutto questo prezioso materiale ad un istituto pubblico. Questo lavoro viene a completare quanto già sviluppato su Giuseppe Giacomantonio dalla stessa Biblioteca.
Studiare i nostri musicisti, analizzare la loro opera ed il loro stile, definire la loro collocazione nel loro tempo e nel tessuto culturale cui fanno riferimento è cosa opportuna e doverosa.
Nel libro sono inclusi lavori musicali in note dell’autore. -
UN SEGNO DI PACE
La pace è come il volto umano, continuamente vario nella diversità delle forme (espressioni). Si incontrono volti sempre nuovi e la vita diviene così continua scoperta. Sfogliando le pagine di questo libro si incontrono immagini, pensieri, testimonianze, “segni” mai uguali, volti sempre nuovi della pace, inesauribile sogno, la più bella nostra speranza.
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DIRE TUTTO SENZA DIRE NIENTE
Il libro è una ricerca attraverso i segni e i simboli della cultura popolare calabrese sul sesso, l’erotismo, la sessualità e il cibo. Dire tutto senza dire niente rende giustizia ad un universo culturale quasi del tutto scomparso e consapevole e all ’autore va il merito di aver contribuito a salvare non un insieme di detti e proverbi slegati tra loro, ma le tracce di un modo di vedere e di intendere le cose, una mentalità, una visione del mondo, facendo inorridire quanti rinnegano il valore della cultura popolare.
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BALBUZIE COSA FARE
Questo opuscolo, nel suo linguaggio diretto vuole in qualche modo contribuire a fugare nel genitore o nell’insegnante il dubbio, il senso di disorientamento, lo stato di impotenza. Più concretamente suggerisce alcune fondamentali modalità di comunicazione efficace, che mirano a ridurre l’ansia genitoriale per le prestazioni verbali del bambino. Sono suggerimenti che, tra l’altro, fanno intravedere ulteriori e più ricche possibilità educative-rieducative.
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I GUARDIANI DELLE SCIMMIE (romanzo)
Dopo varie raccolte poetiche l’autore tenta l’esperienza del romanzo. L’opera appartiene al genere del romanzo-saggio in cui elementi letterari si intrecciano con elementi spuri. Così la storia d’amore tra uno scrittore di nome Maurizio e una ragazza Saharawi, dalle forti connotazioni erotiche, Jammilla, si inserisce in un quadro narrativo più ampio, caratterizzato dalla storia dimenticata del popolo Sarahawi, dalla descrizione minuziosa ed esaltante delle tradizioni, dei costumi, degli usi dei paesi visitati dal protagonista in un viaggio che assume varie dimensioni:viaggio letterario, viaggio geografico, viaggio gastronomico.
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LA PIAZZA (romanzo)
Il libro racconta l’avvincente avventura di due giovani innamorati meridionali che si muovono nel contesto sociale ed economico reggino degli anni sessanta. I temi trattati, pur se scaturiti dalla realtà di Reggio Calabria, assumono valenza universale:la socialità tra giovani, gli spazi di aggregazione, la vita in “piazza”. Un filo di costante tristezza, interessa l’intera trama, contenuti, perfino lo stile (non si descrive il dramma dei giovani costretti ad emigrare in cerca di lavoro). L’occhio del narratore si sofferma, invece, sul dramma di chi resta, quando, svuotata degli amici, la piazza lo circonda, ed egli diventa sconosciuto in casa propria ed emigrante nella sua città.
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UN ANNO IN DIVISA (diario)
Il libro descrive la vita trascorsa dall’autore durante il suo servizio militare obbligatorio, ne consegue una esperienza nettamente negativa, la struttura militare è una scuola di violenza e di diseducazione e che il militarismo è uno degli aspetti della società violenta ed autoritaria che si definisce civile e democratica.
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GIUSEPPE (racconto)
Racconto, pacato e riflessivo che avvolge l’attualità, la problematica della società consumistica in paludamenti favolistici, con il merito di trasferire lo studio linguistico, l’asciuttezza del tono della parola al messaggio, facendolo più pregnante e più accoglibile.Il protagonista, di un paese di Calabria, nella sua umiltà di cuore, raggiunge il rispetto verso se stesso che passa attraverso quello verso gli altri e la natura.
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LA RONDINELLA (favola per bambini)
Questa favola parla in modo specifico, diretto, doloroso, gioioso, e miracoloso dell’amore che lega un bambino, di un piccolo villaggio, ad una giovane rondinella.
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LA VITA DI UN PAESE ATTRAVERSO LA POESIA DI GINO BLOISE
Un grande testimone del dialetto locale cassanese è stato ed è tuttora il prof. Gino Bloise che, attraverso le sue poesie scritte in dialetto, ha saputo esprimere sentimenti e stati d’animo, non solo, suoi, ma anche e soprattutto quelli corrispondenti ad un’intera civiltà; creano, quindi, un binomio tra modernità e tradizione nella sua mente. Studiare il dialetto significa coprire le nostre origini e la nostra identità. Ed è per questo bisogno di conoscersi e porsi come individui della storia che i giovani della II B, coordinati dal prof. Concistré, hanno scelto di misurarsi con un momento significativo della storia del proprio Paese, ricostruito attraverso la poesia di Gino Bloise.
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MEDITERRANEO – PREMIO LETTERARIO “Ulisse” 1997
Le poesie di questa raccolta vogliono essere considerate come dei menù di accesso alla scoperta e alla lettura o alla riscoperta e alla rilettura di quello che possiamo chiamare essenza mediterranea, dove si incontrano richiami mitologici e storici, i riferimenti alla fede, gli usi e costumi vengono intesi,soprattutto dall’uomo del Mediterraneo come spinte a riappropriarsi delle sue radici.
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PASSI NEL TEMPO
Questi versi di due giovani autori si presentano armoniosi e delicati e rivelano un cuore sensibile e profondo, inquieto ed innamorato. Parole dolci intrise di nostalgia che configurano una personalità attenta alla realtà circostante con il grande desiderio di capire l’infinito. Semplici e lineari nascono da una personalità carica di amore e di speranza, da un cuore innamorato che vuole raccontarsi, quasi cercasse attraverso la scrittura di concretizzarsi per comprendere il meglio di sè stessa.
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QUANDO IL TEMPO…
L’autrice, di Terranova da Sibari (CS), esordisce con questo piccolo libro di poesie che rivelano un percorso verso una sempre crescente maturità umana, che trova le sue origini in una fase meno adulta, ma già ricca di esperienze, a volte dolorose o ingannevoli, ma mai disperate. Si affrontano temi quotidiani e familiari che vorrebbero trasformarsi in scrittura che celano una patina di autentica spontaneità che fanno meritare a questi scritti un posto più solare del buio dei cassetti.
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LA CASA SENZA TETTO
Questa raccolta di poesie presenta elementi di continuità, ma anche novità rilevanti, rispetto alla precedente. La brevità dei componimenti potrebbe far pensare ad un nuovo “ermetismo”. In realtà le poesie vanno lette, non singolarmente, bensì nel loro complesso come tessere d’un mosaico. Leggendo le poesie ci si rende conto che la storia si ripete, anche se i nomi delle vittime e dei carnefici e i luoghi geografici cambiano. Questi versi sono scabri, graffianti e l’autore coglie i momenti di poeticità che caratterizzano la vita di ogni uomo.