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  • FILASTROCCHE DELLA NERA LUCE
    (cronache dalla Shoah)

    II volume che avete tra le mani è composto da un intarsio di ragioni. E di complicità. E di firme. (…) Questa importante presenza di testi attorno a un testo non vuole essere una sorta di sostegno celebrativo delle composizioni che danno iI titolo al tutto, ma significa, piuttosto, la presenza di altre voci a cui, con motivazioni diverse, è stato chiesto di condividere un argomento che è talmente dentro il senso della Storia da essersi fatto ormai elemento imprescindibile della condizione umana, e determinante per intendere l’aggrovigliata mescolanza del bene col male di cui si sostanzia Ia nostra specie: la Shoah. Perciò ringrazio Claudio Giovanardi, Suzana Glavaš ed Evelina Meghnagi che hanno voluto farmi il dono di corrispondere alla richiesta, come per una chiamata a raccolta identitaria di cui si avverte una profonda necessità nel corso di tempi globalmente oscuri per un consesso civile esposto a rinnovate barbarie. (…) Oltre la soglia delle parole (…), a dare compiutezza al libro è, poi, la sua seconda parte, ovvero l’album delle tavole create da Manuel de Teffè. Queste immagini mi piace chiamarle Sipari, e in sipari reali vorrei vederle tradotte (…). Sipari, in quanto negazione della luce, e, al contempo, affermazione per contrasto di quella luce che una cortina di smemoratezza vorrebbe obliterare. Sipari, in quanto chiusi sul mistero di una scena che è dimora di drammi cosi intensi da imprimere il loro urlo policromatico e incensurabile sulla stessa materia destinata a celarli.

    Dalla nota introduttiva dell’Autore

    20,00
  • LA FUGA

    La scomparsa improvvisa e volontaria di Ludovica interrompe la routine e alza il sipario sui rapporti che da anni e quotidianamente legano un gruppo di amici, alle prese con la preparazione di uno spettacolo. Quelli che fino ad allora erano state le scelte e i dilemmi, gli slanci e le cautele del loro impegno nella società e nella vita privata — amori e rapporti amicali compresi — sono riconsiderati per comprendere i motivi e le eventuali responsabilità di ciascuno e di tutti per la “fuga”, subito avvertita come un rifiuto. La trama segreta o rimossa delle loro relazioni, il detto e il non-detto della loro vita, vengono alla ribalta insieme a un bisogno di comprendere che stempera la sorpresa e l’aggressività nell’impotenza, mentre si provano le canzoni e i siparietti di un varietà centrato sulla maternità e sull’aborto e si affacciano inopinati testimoni di questa vicenda “cittadina”. Fino alla rivelazione finale.

    Prefazione di Cristina Comencini

    10,00