Il destino di Charles Lonceville

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Nel 1932, su invito di Gor’kij, Paustovskij si reca a Petrozavodsk per ricostruire le vicende legate alla locale Fonderia, risalente ai tempi di Pietro il Grande. Durante una passeggiata si imbatte in una stele funeraria su cui è scritto: “CharlesEugène Lonceville, ingegnere artigliere della Grande Armata dell’Imperatore Napoleone, nato nel 1778 a Perpignan, morto nell’estate del 1816 a Petrozavodsk, lontano dalla patria. Che la pace discenda sul suo cuore tormentato”. Dopo un intenso lavoro d’archivio, il personaggio di Lonceville prende vita come una figura in carne ed ossa, vissuta più di cento anni addietro, e trascina con sé tutte le altre linee narrative, che si ricompongono in un vivido mosaico.
Nell’abbracciare il travaso di un’epoca nell’altra, Paustovskij riesce a far incrociare i destini dei suoi protagonisti fittizi con una folta schiera di silhouettes reali: da Pugkin a Goethe, da Caterina II ad Alessandro I, da Gascoigne a Voronichin. La rappresentazione della Russia sofferente nella morsa della tirannia si fonde con la visione dei fondali di neve e fango in cui affonda il suo sterminato territorio, in contrasto con le magnificenze di una Pietroburgo monumentale e sfuggente. Opera di passaggio dal Paustovskij “romantico” a quello “realista”, il racconto travalica la dimensione cronologica in cui è collocato e si proietta nel presente dei giorni di Stalin anche in virtù di una fitta rete di allusioni al clima di sospetto, ai soprusi e alle delazioni che si ripresentano immutati da un’epoca all’altra.

Traduzione e introduzione a cura di Paola Ferretti

SKU: 978-88-96254-83-7
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Anno

2014

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