Tommaso Urselli è nato a Taranto e risiede a Milano. Tra i suoi testi teatrali: “Un vecchio gioco“, commissionato da Compagnia Scena Nuda, stagione 2015/2016; con Luca Fiorino, Filippo Gessi, Teresa Timpano; regia di Filippo Gessi; produzione Scena Nuda. ”Mai nate” (La Mongolfiera Editrice), stagione 2015/2016, prodotto da Teatro Periferico, con la partecipazione di Elisa Canfora e Francesca Perilli, regia di Paola Manfredi e scenografie di Salvatore Manzella. “Boccaperta” (La Mongolfiera Editrice), stagione 2014/2015, prodotto da Teatro Periferico, con la partecipazione di Dario Villa, regia di Paola Manfredi e scenografie di Salvatore Manzella. “Ipazia. La nota più alta” (Sedizioni), 2012, su commissione di PactadeiTeatri – Teatro Oscar, per il progetto DonneTeatroDiritti – ScienzainScena, con Maria Eugenia D’Aquino, regia di Valentina Colorni, musiche di Maurizio Pisati, scene di Andrea Ricci. Nel 2010 “Il Tiglio. Foto di famiglia senza madre” (La Mongolfiera Editrice) debutta come spettacolo presso lo SpazioTertulliano, Milano, regia di Massimiliano Speziani, con Filippo Gessi, Teresa Timpano, Massimiliano Speziani (lo spettacolo gira poi in diversi teatri ed è ospite tra gli altri del Festival Castel dei Mondi, Andria); il testo, tra i vincitori del premio Borrello per la drammaturgia, è pubblicato anche sul n. 727 di Sipario; viene precedentemente presentato a Milano come lettura scenica presso il Teatro i per l’iniziativa Bancone di prova e al Teatro della Cooperativa per la stagione dedicata a Franco Basaglia, a Torino per il progetto C-Lab Fondazione CRT. E’ del 2010, “Mr Wallfit in Spaceless”, sceneggiatura scritta in collaborazione con Luciano Boschetti. Sempre nel 2010 su commissione del Festival Connections, Teatro Litta, scrive “In-equilibrio”. Nel 2009 scrive “Esercizi di distruzione. L’importanza di chiamarsi Erostrato” (pubblicato in volume per Edizioni Corsare e sul n. 758 di Sipario; vincitore del premio Lago Gerundo), produzione Teatro Litta, con Paolo Cosenza e Gian Marco Capraro, regia di Alberto Oliva. Nel 2008 è autore e regista di “Piccole danze quotidiane”, che debutta al Pim Spazio Scenico, Milano. Nel 2007 è attore e autore di “Ma che ci faccio io qua” (Edizioni Corsare), regia di Paolo Trotti, in scena al Teatro della Cooperativa e al Teatro della Contraddizione. Sempre nel 2007 cura con Renata Molinari e Renato Gabrielli la pubblicazione di “A proposito di menzogne – testi per Città in condominio”, L’Alfabeto urbano, Napoli. Nel 2006 scrive “Canto errante di un uomo flessibile”, tra i vincitori del Premio Fersen per la drammaturgia e pubblicato da Editoria&Spettacolo. Vince nel 2004 la prima edizione del premio Parole in scena per il teatro-ragazzi con il testo “La città racconta” (Edizioni Corsare); allo spettacolo tratto dal testo con la regia di Paola Binetti viene assegnato il premio Unicef per il teatro-scuola. Prende parte dal 2003 al 2005 presso il Teatro OutOff all’iniziativa Città in condominio per cui scrive una serie di testi poi pubblicati nel volume “Voci dalla città” (La Mongolfiera Editrice). Nel 2002 il suo lavoro “La porta” è selezionato per il Festival Tramedautore, Teatro Arsenale, Milano.

  • UN VECCHIO GIOCO

    In un luogo imprecisato, un seminterrato che potrebbe trovarsi proprio sotto i nostri piedi, una strana coppia. La solidità del legame è garantita dalle premesse non proprio convenzionali con cui avviene l’incontro tra lui e lei, che solo a un certo punto ci è dato conoscere. I due scoprono di essere accomunati da un passato molto simile, vissuto in un villaggio residenziale dall’apparenza rassicurante, e toccato a un certo punto da qualcosa di oscuro. Qualcosa su cui entrambi fondano la propria esistenza; e che, come non ci fosse per loro altra possibilità, hanno bisogno di perpetuare con la collaborazione di un malcapitato di turno. L’azione si sviluppa e procede attraverso la “storia” in maniera non lineare. Un puzzle di cui il pubblico è chiamato a rimettere insieme i pezzi. Un gioco delirante in cui sembra non poterci essere altro ruolo, per i differenti personaggi, se non quello di vittima, complice o carnefice; e come per loro, così per lo spettatore.

    TEATRO 88

    7,00
  • BOCCAPERTA
    MAI NATE

    BOCCAPERTA
    Un ragazzo con la vocazione alla rappresentazione e al trasformismo gioca a mettere in scena la propria famiglia, i personaggi e alcuni episodi fondanti e a volte tipici di una certa preadolescenza di provincia; per raccontarli, in una chiave spesso ingenua e surreale, al principale confidente e punto di riferimento: il proprio amico immaginario. Attraverso questo processo di rappresentazione di sè e del mondo che lo circonda, si svolgono le tappe attraverso cui il personaggio dà vita a un “monologo di formazione” a più voci. Una sorta di personalissimo teatrino, alla fine del quale il nostro riuscirà a conquistare un oggetto da sempre desiderato – un paio di jeans – con l’aiuto dell’amico immaginario, poco prima che questi sparisca per sempre.

    MAI NATE
    Si tratta di una rivisitazione al femminile del primo testo scritto dall’autore. Due gemelle senza età chiuse dentro la propria camera, come personaggi beckettiani che aspettano il loro Godot, giacciono in un’infinita e claustrofobica attesa della madre. Diversi temi si incrociano: la paura, la fragilità, la difficoltà di nascere alla vita, la ricerca della libertà e della salvezza da un ambiente familiare violento, l’abbandono. Per le due la vita scorre come un lento rito che si ripete sempre uguale a se stesso, le stesse parole e battibecchi, le stesse ossessioni; lo scorrere del tempo è scandito da giochi infantili, vecchie sveglie e letture di improbabili articoli di giornale. Ma è proprio attraverso questa liturgia quotidiana che accade, un giorno, qualcosa di nuovo.

    TEATRO 83

    8,00
  • IL TIGLIO. Foto di famiglia senza madre – LA PORTA

    IL TIGLIO
    Foto di famiglia senza madre

    Nord. La separazione tra un padre e un figlio, e l’inserimento di quest’ultimo in una comunità per disabili psichici. Un processo lungo e sofferto, fatto di incontri e scontri, verità e mezze bugie, tenerezze e silenzi, dialoghi a volte surreali; il tutto sotto gli occhi di una improbabile dottoressa.

    LA PORTA

    Sud. Due fratelli non più piccoli trascorrono i giorni chiusi dentro la propria camera, aspettando la madre. Una claustrofobica attesa in cui lo scorrere del tempo è scandito da giochi infantili, veloci battibecchi e letture di articoli di giornale, unici indizi della presenza di un mondo esterno.

    TEATRO 49

    12,00
  • VOCI DALLA CITTÀ

    I testi di questo libretto sono stati composti per Città in condominio, iniziativa realizzata per tre anni a Milano da un gruppo di autori (Mauro Carli, Renata Ciaravino, Carlo G. Gabardini, Renato Gabrielli, Renata M. Molinari, Giampaolo Spinato, Roberto Traverso, Tommaso Urselli) con il proposito di sperimentare diverse scritture per raccontare la città, coinvolgendo altri autori e attori.
    I luoghi che hanno ospitato questi testi: a Milano il Teatro Out Off, il tendone di esterni, la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, il Progetto Stazioni del Teatro Arsenale; l’Arboreto di Mondaino (Rimini); il Festival Castel dei Mondi (Andria).
    Hanno detto le parole di questo libretto: Silvia Baldini, Tommaso Banfi, Egidia Bruno, Marta Comerio, Jenny De Cesarei, Gianluca De Col, Francesca Perilli, Claudio Raimondo, Mario Sala, Tommaso Urselli, Elisa Zanolla.
    Da questo materiale prendono vita due lavori:
    Ma che ci faccio io qua? — immagini note parole per uno s-concerto sulla città, presentato a Milano al Teatro della Contraddizione nel marzo 2006 per la sezione Transiti, in collaborazione con il regista Paolo Trotti e il musicista Alberto N. A. Turra; una ulteriore evoluzione del lavoro viene presentata nel mese di maggio al Teatro della Cooperativa, per la rassegna Lavori in corso
    Piccole danze quotidiane, presentato in forma di studio presso il Teatro Mohole, Milano, con la partecipazione di Monica Gallarate, Lucrezia Maniscotti, Maria Pietroleonardo, Pino Polimeni, Barbara Tonon.

    8,00