Carmine Concistrè è nato a Cassano Ionio, dove ha compiuto i suoi primi studi per, poi, passare a Castrovillari ed, infine, a Rossano, dove ha conseguito la maturità classica. Iscritto all’Università di Bari, alla facoltà di lettere e filosofia, è stato alunno del Prof.
Mario Sansone e si è laureato con il Prof. A. Leone De Castris, discutendo un’interessante tesi sulla Scapigliatura milanese.
Ha insegnato, nei primi anni, al magistrale di Cassano, poi nelle scuole medie di S. Lorenzo Bellizzi, di Doria e di Cassano. Infine è passato ad insegnare italiano e latino al Liceo classico “L. Satriani” di Cassano.

  • FRAMMENTI QUOTIDIANI

    Dietro le parole contenute in questo volume batte il cuore di un poeta, di un poeta semplice che, guarda alla realtà che lo circonda con l’ingenuità di chi ha saputo conservare intatti i valori della vita, dell’amore, del lavoro, dell’amicizia, della comunità, della storia. In ogni suo verso, modulato da una musicalità di toni e registri semplice e coinvolgente. Carmine Concistrè penetra nei risvolti più riposti della vita e del mondo e ne trae sempre goccia di linfa benefica e rigeneratrice. Tradizione e modernità, memoria e futuro, realtà e immaginazione si fondono in lui, si combinano per dare luogo ad un messaggio che è ricco di speranza e di fiduciosa attesa…

    Prof. Giuseppe Trebisacce

    12,00
  • ORAZIO SI RACCONTA
    Parte seconda

    Eccomi alla seconda “fatica” letteraria di Rodolfo Ritacca. Potremmo dire che il sig. Ritacca ci ha provato gusto a raccontare la sua vita e quella degli abitanti del suo paese e dei paesi limitrofi.
    Anche questa volta lo ha fatto con tanta passione, con grande entusiasmo e con immenso desiderio di ricordare i tempi passati, vissuti in modo particolare nella sua San Sisto dei Valdesi, a cui egli è rimasto fortemente legato. Il paese che ti ha dato i natali non, si può mai dimenticare.
    Nella sua prima opera “Orazio si racconta”, l’autore si è soffermato a ripercorrere i suoi anni verdi, vissuti intensamente nel suo luogo di nascita. L’opera, infatti, è costellata di numerosi ricordi personali, di luoghi a lui sempre cari, di persone, che sono rimaste sempre vive nella sua mente e nel suo cuore, di fatti lieti e tristi, che hanno segnato la sua vita, di usi, di tradizioni e di consuetudini che ora vanno sempre più scomparendo. E lo ha fatto con lucidità di idee, con totale padronanza dei contenuti e con un linguaggio chiaro e scorrevole.
    Altrettanto si può dire di questa sua seconda pubblicazione, che l’Autore ha voluto gentilmente sottoporre alla mia attenzione prima di pubblicarla, per avere un giudizio, che è senz’altro positivo ed apprezzabile. Si tratta, lo dico con la massima sincerità e con piena convinzione, di un lavoro dignitoso e meritevole di essere consegnato alla stampa per portarlo a conoscenza dei lettori.
    In questa seconda opera l’attenzione dello scrittore si sposta dal personale all’impersonale, dalla propria storia a quella della realtà circostante, di cui egli è stato sempre un attento ed acuto osservatore. Niente gli è mai sfuggito, ma tutto rimane sempre scolpito a caratteri indelebili nella sua mente. Non parla di sé stesso e delle sue vicende personali, ma della realtà in cui egli ha vissuto. Luoghi, fatti, persone sfilano davanti ai suoi occhi, che li osserva attentamente, li giudica serenamente e li presenta a noi per farceli conoscere e nello stesso tempo amare.
    Gli anni, presi in esame, sono quelli che vanno dalla Prima Guerra Mondiale sino alla fine della Seconda e a quelli immediatamente successivi. La storia, sicché, fa da sfondo a tutte le vicende vissute e narrate. Anni difficili e caratterizzati da tristi vicende belliche e dal difficile periodo fascista, una delle pagine più tristi della nostra storia di tutti i tempi. La dittatura, la povertà, la miseria, la mancanza di viveri, l’emigrazione sono dall’Autore ricordate con tanta lucidità e con tanta condanna e severo disprezzo. Tempi duri per tutto il Paese e, in particolar modo, per il Sud, “Terra di emigranti”, come viene definito dal nostro scrittore corregionale Saverio Strati, scomparso di recente.
    Si partiva per le lontane Americhe, per il Nord d’Italia e per i Paesi di là dalle Alpi. Oltre 300 persone, dice l’Autore, partirono dal piccolo San Sisto dei Valdesi per il Canada, da dove non tornarono più.
    Non píù racconto autobiografico, ma vita di un intero paese: occupazioni, mestieri, lavori, dolci serenate alla propria “bella” con chitarre, con mandolini e con violini.
    Grande attenzione egli pone nella descrizione dei lavori dei campi: la transumanza, la produzione del latte, la raccolta delle olive, la produzione dell’olio, la raccolta dell’uva, la produzione del vino, di cui tutti erano buoni amici. Mestieri e personaggi del paese sono ricordati con dovizia di particolari e con curiosi aneddoti. Le feste locali (Natale, Capodanno, Carnevale ecc.) vedono la partecipazione di tutto il paese. Giovani e vecchi scendono per le strade principali e il Leopardi direbbe “mirano e sono ammirati”. Una “gran festa” era anche l’uccisione del maiale, che era quasi un rito sacro e a cui prendevano parte parenti e amici, che poi mangiavano “u suffrittu” e bevevano a più non posso. Un libro, dunque, quello di Ritacca, che ci fa compiere un tuffo nel passato e ci fa confrontare la realtà di ieri con quella d’oggi, molto diversa. Un libro che ha l’obiettivo di ricordare per non dimenticare. Il tutto c’è presentato in uno stile semplice, confidenziale e abbastanza lineare. Un libro che fa nascere nel lettore il desiderio di andare avanti, per scoprire e conoscere un mondo, semplice e naturale, che il tempo, purtroppo, va cancellando sempre più. Complimenti sinceri, sig. Ritacca, e ad maiora semper…

    Prof. Carmine Concistrè

    13,00
  • LA POESIA IN VERNACOLO DI GINO BLOISE

    In questo libro si riprende la poesia in vernacolo cassanese di un grande uomo politico e di cultura quali è stato Gino Bloise.
    Con questo libro vogliamo rendere omaggio ad un anno di distanza dalla sua scomparsa, ad un uomo che si è fortemente distinto, per volontà ed impegno nel campo della scuola, nel campo della politica, dove si è sempre schierato dalla parte della classe lavoratrice, e nel campo della cultura, dove ha spaziato in lungo e in largo, dal giornalismo alla saggistica, alla critica, alla poesia ed in particolar modo alla poesia in vernacolo cassanese.

    6,00
  • L’OCCUPAZIONE DELLE TERRE NELLA REALTÀ CASSANESE

    La storia di ogni popolo è più o meno costellata di avvenimenti e fatti importanti che lasciano un solco profondo e segnano momenti decisivi e svolte determinanti nella vita del popolo stesso. Alcuni avvenimenti, poi, sono di tale e tanta rilevanza che vengono presi come punti di riferimento e di orientamento, come pietre miliari nella storia stessa dell’uomo e dell’intera umanità.
    La storia dell’uomo, pertanto, è stata, è e sempre sarà ricca di fermenti e di agitazioni: conoscerli vuol dire seguire l’evoluzione stessa della storia, il cui protagonista
    è l’uomo, con le sue esigenze, con i suoi problemi, con le sue aspirazioni, con le sue conquiste, ma anche con le sue disfatte.

    6,00
  • DON PASQUALE (commedia in un atto)

    Ristampa in italiano e francese della commedia “Falsi e sciocchi pregiudizi”.
    Questa piccola commedia di un atto è nata in occasione delle recite dell’anno scolastico tenute dagli alunni della classe III sez. B del Liceo Classico di Cassano All’Jonio. Il risultato ottenuto propone lo squarcio di uno spaccato di mondo paesano con i morsi della disoccupazione, dell’emigrazione, dei beceri pregiudizi razziali, del contrasto tra mondo giovanile e radicate convinzioni degli adulti, del tenace attaccamento alla “roba” del rozzo “massaro”.

    5,00
  • “L’EMIGRAZIONE NEL VENTENNIO POST-BELLICO”

    Il libro è una conseguenza del precedente lavoro sul tema dell’emigrazione.
    I due lavori si integrano e si completano a vicenda, soffermandosi in modo particolare sul periodo immediatamente successivo al secondo conflitto mondiale e sul flusso migratorio registrato in Calabria e a Cassano Ionio (Cs).

    6,00
  • PARTIRE È UN PO COME MORIRE

    Questo lavoro teatrale in tre atti porta in scena, con un linguaggio semplice ed immediato, il dramma dell’emigrazione sotto l’aspetto storico-didattico, sin dalle sue origini, il suo sviluppo e le sue conseguenze. È stato messo in scena dal gruppo scolastico teatrale di Cassano Jonio.

    6,00
  • Falsi e Sciocchi pregiudizi (commedia in un atto)

    Questa piccola commedia di un atto è nata in occasione delle recite dell’anno scolastico tenute dagli alunni della classe III sez.B del Liceo Classico di Cassano All’Jonio. Il risultato ottenuto propone lo squarcio di uno spaccato di mondo paesano con i morsi della disoccupazione, dell’emigrazione, dei beceri pregiudizi razziali, del contrasto tra mondo giovanile e adicate convinzioni degli adulti, del tenace attaccamento alla “roba” del rozzo “massaro”.

    2,58