La Mongolfiera Editrice e Spettacoli
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 Scheda Autore

Cosimo Cerardi
Nato a Torchiarolo (Brindisi) nel 1955, laureato in Filosofia a Pisa, perfezionato in Filosofia presso l'Università di Urbino dove si è anche laureato in Sociologia. Vive a Busto Arsizio (VA) e insegna a Gallarate (VA), presso un Istituto di Scuola Media Superiore. Fa parte dell'Associazione "Centro Culturale Antonio Gramsci" ed è responsabile dell'Associazione Culturale"Eugenio Curiel" di Busto Arsizio. Con l'Editrice La Mongolfiera ha pubblicato i seguenti saggi: "Possibilità e speranza", "Gramsci e la costruzione dell'egemonia", "Gli scioperi del 1943-1944 a Busto Arsizio","Filosofia e rivoluzione in Giordano Bruno","Note di un Dibattito - Jurgen Moltmann e la filosofia della speranza di Ernst Bloch","Eugenio Curiel - Antifascismo e democrazia progressiva","Note sulla dialettica - Karl Marx: dall'Idealismo al Materialismo","Rivoluzione e Politica in Amadeo Bordiga".

Altri libri dell'autore:
Possibilità e speranza
Gramsci e la costruzione dell'egemonia
GLI SCIOPERI DEL 1943-1944 A BUSTO ARSIZIO
FILOSOFIA E RIVOLUZIONE IN GIORDANO BRUNO
NOTE DI UN DIBATTITO
Jurgen Moltmann e la filosofia della speranza di Ernst Bloch
EUGENIO CURIEL
Antifascismo e democrazia progressiva
Rivoluzione e Politica in Amadeo Bordiga
Marxismo e crisi ciclica dell'economia capitalistica
Note sulla dialettica Karl Marx: dall'Idealismo al Materialismo



 Scheda Libro

LE RADICI DEL COMUNISCMO SCIENTIFICO
Genesi e struttura del 'Il Manifesto'

Autore: Cosimo Cerardi
Categoria
: Saggi

Marx nel "Il Manifesto" ha segnato una delle svolte epocali dell'umanità.
"Il Manifesto" è uno di quegli scritti che non ti permette più di essere come prima, e ti lascia arricchito di una nuova luce di speranza.
Un monumento della storia del pensiero ma anche documento della possibilità di costruire qualcosa di concreto. Le pagine fuoriescono dal limite del loro contesto storico e disegnano un "utopia realistica" in quanto parlano di libertà, a partire dalle condizioni materiali di una classe oppressa; il prometeico sforzo atto ad affrontare in profondità il tema della libertà dell'uomo di ogni epoca allorchè ci siano da spezzare le catene della propria servitù.
Anche quando fu scritto, nel 1847-48, c'era uno scopo futuribile di quella che doveva essere al momento una lotta reale, una società non di nuovi dominatori, ma quello dato dalla classe operaia, la risposta alla lunga attesa, di un'umanità senza classi: «Uno spettro s'aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo», esordiva questo documento storico che ebbe la diffusione universale che spetta ai testi sacri. «Proletari di tutti i paesi unitevi», chiudeva con l'esortazione ad attuare con la prassi ciò che sembrava un'ineluttabile esigenza della storia.
Nel "Il Manifesto" l'enucleazione, quindi, di un passaggio epocale, quello della rivoluzione comu-nista i proletari hanno da perdere unicamente le loro catene; Marx spiegava con ferma convinzione più che augurio, che i lavoratori hanno invece da guadagnarvi tutto un mondo. E trascorso più di un secolo e mezzo, e cosa ci resta tra le mani, oggi che la classe sembra avere smarrito la sua coscienza? Quella di rappresentare il "totalmente altro". Per questo, nonostante le sentenze emesse dalla cosiddetta "fine della storia", oggi possiamo dire che "Il Manifesto" non è un semplice documento storico, ma rimane termine essenziale del passaggio della classe dall' "essere classe in sè all'essere classe per sè", e ciò nella prospettiva della liberazione dell'umanità. Tutto ciò è il lascito che si è ritrovato in questa nuova lettura de "Il Manifesto del Partito Comunista".
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Prezzo: 15,00
ISBN 978-88-99514-41-9
 
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